Lo stadio del tumore dopo la chemioterapia neoadiuvante determina la sopravvivenza dopo chirurgia per adenocarcinoma esofageo e della giunzione esofago-gastrica


La chemioterapia neoadiuvante viene impiegata nella gestione della maggior parte degli adenocarcinomi resecabili esofagei e della giunzione esofago-gastrica.
Tuttavia, la valutazione degli effetti della chemioterapia nel ridurre il grado del tumore e predire la risposta al trattamento rimane impegnativa, e l'importanza relativa dello stadio tumorale prima e dopo la chemioterapia è discutibile.

Sono state analizzate resezioni per adenocarcinomi esofagei o della giunzione esofago-gastrica eseguiti presso due Centri oncologici a Londra tra il 2000 e il 2010. Dopo le indagini standard, a tutti i pazienti è stato assegnato uno stadio tumorale clinico prima del trattamento, che è stato confrontato con la fase patologica dopo la resezione chirurgica.

Tra i 584 pazienti inclusi, 400 pazienti ( 68% ) hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante.

I pazienti con tumori di grado inferiore dopo la chemioterapia neoadiuvante hanno mostrato un miglioramento della sopravvivenza rispetto ai pazienti senza risposta ( P minore di 0.001 ) e tale calo di grado ( hazard ratio, HR=0.43 ) è risultato essere il più forte predittore indipendente di sopravvivenza dopo aggiustamento per età, grado tumorale, stadio tumorale clinico, invasione linfovascolare, resezione dei margini e tipo di resezione chirurgica.

I pazienti con calo dello stadio di tumore dovuto alla chemioterapia, rispetto ai pazienti senza risposta, hanno sperimentato una minore incidenza di recidiva locale ( 6% vs 13%, rispettivamente; P=0.030 ) e recidiva sistemica ( 19% vs 29%, rispettivamente; P=0.027 ) e migliori punteggi Mandard di regressione del tumore ( P minore di 0.001 ).

La sopravvivenza è stata fortemente determinata dallo stadio dopo la chemioterapia neoadiuvante, piuttosto che dallo stadio clinico al momento della presentazione.

In conclusione, lo stadio dell’adenocarcinoma esofageo o della giunzione esofago-gastrica dopo chemioterapia neoadiuvante è in grado di determinare la prognosi rispetto allo stadio clinico prima della chemioterapia neoadiuvante, indicando l'importanza della stadiazione post-chemioterapia per prevedere con maggiore precisione il risultato e l'ammissibilità alla chirurgia.
I pazienti che hanno un calo nello stadio del tumore con la chemioterapia neoadiuvante hanno tassi ridotti di recidiva locale e sistemica. ( Xagena2014 )

Davies AR et al, J Clin Oncol 2014;32:2983-2990

Onco2014 Gastro2014 Chiru2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...


Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...



Si è determinato se la chemioradioterapia neoadiuvante ( nCRT ) nei pazienti con tumore del retto possa essere limitata nei...


Il beneficio di Camrelizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in...


Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...


Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...


Sono necessari biomarcatori per guidare l'uso di Pertuzumab ( Perjeta ) nel trattamento del tumore mammario positivo a ERBB2 (...



Denosumab ( Xgeva ) adiuvante potrebbe migliorare la sopravvivenza libera da malattia ( PFS ) nel tumore mammario primario positivo...